Dislessia.

Dislessia.
Autore: cuidado infantil

martedì 26 novembre 2013

Autore Sidvics 
http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Pappagallo_verde_su_albero.jpg?uselang=it


il pappagallo


Libri con font accessibile.

Per le persone con dislessia sono disponibili libri con font accessibili che facilitano la lettura.
Suggerisco la casa editrice: "Libri Liberi" e "Il Melograno".
Allego il link: http://www.aiditalia.org/it/i_libri_e_i_video_dell_a_i_d.html

sabato 23 novembre 2013

giovedì 21 novembre 2013

Tecnologia o metodologia?

Pensando agli ultimi post pubblicati dove davo consigli su come approcciarsi nell'aiuto-compiti a soggetti con D.S.A., m'è tornato alla mente questo video, visto ormai un anno fa, durante una lezione di pedagogia speciale.
Penso sia un modo divertente per far riflettere.. buona visione!

http://www.youtube.com/watch?v=aIno1bFbVFw

Ps. Il video è in spagnolo ma è molto semplice e penso si capisca bene, in ogni caso sono a disposizione per qualsiasi chiarimento!! =)

martedì 19 novembre 2013

Come deve avvenire lo studio?



Lo studio deve avvenire attraverso:

1. Selezione delle informazioni: creazione di mappe (possono essere con testo descrittivo o con parole    chiave);

2. Memorizzazione: strategie:
- reiterazione semplice (attraverso il canale: uditivo-uditivo);
- reiterazione integrativa (attraverso i canali: uditivo-uditivo visivo);
- associazione (molto diffusa come pratica ma bisogna far attenzione a far scegliere al    ragazzino le associazioni);
- organizzazione;
- mediazione (educatore/maestro, strumenti compensativi).

3. Recupero dei contenuti:
- avviene tramite la mappa che:
 1. dev'esser personalizzata;
 2. può contenere immagini/parole/frasi (a seconda del ragazzino);
- ripetizione ad alta voce con uso del registratore;

- uso di domande stimolo (formulazione come struttura narrativa).

MAPPA CONCETTUALE: si sviluppa in verticale (al contrario della mappa mentale che si sviluppa in orizzontale) ed è una rappresentazione grafica di concetti, espressioni, in forma sintetica all'interno dei nodi collegati con linee che rappresentano una relazione attraverso le parole legame.

Come si sviluppa una mappa concettuale?

1. Cercare la domanda focale (il tema);
2.  cercare le parole chiave che sono nel testo attraverso elencazioni semplici;
3.  ordinare gerarchicamente le parole chiave (informazioni principali, secondarie, dettagli);
4.  utilizzare i legami: predicati;
5. se necessario, attribuire colori in base alle argomentazioni.

Logica connettiva:
  rappresentazione grafica di parole concetto (nodi) collegate da parole legame (linee/frecce);
  struttura gerarchica verticale del concetto.

In sintesi ci sono:
1. concetti – relazioni – domanda focale;
2.  la mappa si sviluppa a partire da un concetto posto in alto, al centro;
3.  tutti i legami hanno un'etichetta (predicato);
4. domanda focale iniziale serve a dire in sintesi di cosa parla la mappa.

Costruire una mappa concettuale non è semplice ed immediato perciò è opportuno avvicinare il/i ragazzino/i a questo metodo in modo graduale inziando con:
1. riempire mappe semivuote;
2. costruire mappe insieme;
3. sperimentare insieme mappe con carta e penna o post-it (in caso di disgrafia, scrivere al posto del ragazzino);
4. sperimentare software per realizzare mappe (ad esempio Vue).

lunedì 18 novembre 2013

Strategie per aiuto compiti a ragazzini con D.S.A.

Inizio questo post dando delle dritte su come si potrebbero aiutare ragazzini con D.S.A. nello svolgimento dei compiti a casa.
Inizio con strategie pre-studio.

I compiti a casa:
  1. Organizzazione dell'ambiente: primo passo verso un apprendimento efficace e contribuisce allo sviluppo dell'autonomia.
  2. Ambiente per lo studio:
  • Definire i momenti per lo studio: quando? Orario.
    Per quanto tempo? Definire i tempi: orologio ben visibile, alternare pausa/lavoro;
  • Che cosa?
    Fare un piano di lavoro;
    Preparare il materiale: libri, quaderni, strumenti compensativi, etc.
  • Limitare le distrazioni.

Gli educatori hanno il compito di dare ordine attraverso giochi, etc. e non devono essere rigidi.
Nella definizione dei tempi, dev'esser fatto un patto tra adulto e bambino.
I materiali utilizzati devono essere: chiari, strumenti compensativi, raccoglitori diversi per materia, etichette colorate, tabelle.
Importantissimo, prima di ogni compito, organizzare l'ambiente.

Comprensione del testo scritto:
  • Analisi indici testuali: titoli, figure/foto, didascalie, suddivisioni in paragrafi-grafici, tabelle-glossario.
  • Riflessione per anticipazione (es. prove invalsi);
  • Riflessioni prima della lettura: domande.
    Che cosa vedo?
    A cosa mi fa pensare il titolo?
    Che cosa conosco già di questa situazione?
    Cosa penso ci sarà scritto nel testo?

Ruota della comprensione:
  1. Scorsa pagina ed anticipazioni;
  2. Lettura di titolo, sottotitoli e fare ipotesi;
  3. Lettura delle domande più nuove ipotesi;
  4. Riepilogo delle ipotesi più bozza di schema;
  5. Lettura/ascolto testo;
  6. Verifica delle ipotesi;
  7. Elaborazione schema completo;
  8. Spiegazione della lezione usando lo schema.

È importante dunque, prima di leggere, cercare di comprendere senza decodificare il testo.



Disturbi Specifici dell'Apprendimento.

Come promesso nel post precedente, voglio darvi qualche informazione sui D.S.A.
D.S.A. è l'acronimo di, come si sarà già capito, Disturbi Specifici dell'Apprendimento.
Questi disturbi si suddividono in:
  • Dislessia: difficoltà nel leggere correttamente e velocemente.
  • Disortografia: errori ortografici, fonologici e semantico-lessicali.
  • Disgrafia: difficoltà nell'atto motorio di scrittura.
  • Discalculia: difficoltà negli automatismi del calcolo e dell'elaborazione dei numeri.
I predetti disturbi possono esser presenti sia singolarmente che in comorbilità.
I D.S.A. sono soggetti alla legge 170 del 2010 che ne riconosce un Q.I. nella norma, ovvero, capacità cognitive adeguate in assenza di patologie neurologiche e deficit sensoriali che, tuttavia, possono costituire una limitazione importante in alcune attività quotidiane.
Ne tutela il diritto all'istruzione con percorsi didattici personalizzati grazie all'aiuto di supporti, indispensabili per il soggetto, per raggiungere gli obiettivi didattici comuni a tutti.
La legge 170, per le ragioni sopra riportante, si differenzia dalla legge 104 del '92 che certifica disabilità quindi, non solo i percorsi, ma pure gli obiettivi didattici, sono differenti, per questo motivo, si ha anche bisogno di un insegnante di sostegno (per i D.S.A. no) ed i diplomi conseguiti con 104 non hanno validità.
L'insegnante/educatore, dev'essere in grado di riconoscere, in ogni soggetto con disturbo, la propria particolarità, in modo da potergli dare il supporto più adeguato per esprimersi al meglio.